Il contratto di apprendistato è un contratto con finalità formativa. La formazione è quindi parte integrante del rapporto di lavoro, anche a livello formale.
1. Articolazione della formazione
In ognuna delle tre tipologie di apprendistato è previsto che alla formazione erogata dal datore di lavoro in azienda, anche in modalità on the job, si accompagni una formazione esterna, erogata da istituzioni/enti formativi oppure da agenzie accreditate alla Regione. In Regione Lombardia, tuttavia, l’impresa può decidere di far svolgere anche la formazione per competenze di base e trasversali presso il luogo di lavoro.
Allegato 1, sez. 2, punti 3.2 e 3.3
2. Adempimenti del datore di lavoro
Il datore di lavoro, nei confronti della formazione dell’apprendista, ha essenzialmente tre oneri: stendere (o aiutare a stendere) il Piano Formativo Individuale in forma scritta, anche sintetica, adottare misure per riconoscere e registrare la formazione avvenuta, fornire l’apprendista di un tutor qualificato.
2.1. Piano Formativo Individuale
Il Piano Formativo Individuale dell’apprendista deve essere redatto in forma scritta dal datore o dall’ente formativo (ma con il supporto del datore di lavoro) cui l’apprendista è iscritto.
2.2. Riconoscimento e registrazione della formazione
Il datore deve adottare modalità di registrazione e riconoscimento della formazione nel libretto formativo del cittadino. Le modalità per adempiere a questo obbligo sono dettate dal CCNL applicato in azienda.
2.3. Finanziamento dai Fondi Interprofessionali
La normativa statale consente ai datori di lavoro di finanziare la formazione erogata attraverso i Fondi paritetici Interprofessionali. Anche in questo caso, i dettagli sono contenuti nelle disposizioni del CCNL.
3. Tutoraggio
È necessario che l’apprendista venga affiancato da un tutor, che ne cura l’inserimento in azienda e l’apprendimento dall’esperienza. Anche in questo caso, la normativa di dettaglio è affidata ai contratti collettivi di lavoro a livello nazionale.