Finalizzata all’acquisizione di un titolo di studio, la formazione in apprendistato di terzo livello assume caratteri peculiari, tra cui, in primo luogo, lo svolgimento secondo la modalità dell’alternanza scuola-lavoro, che prevede all’interno della stessa settimana giornate dedicate alla formazione presso l’istituzione dove l’apprendista è iscritto, momenti di formazione interna e normale prestazione dell’attività lavorativa.
1. Articolazione della formazione
1.1. Durata totale
Il monte ore totale di formazione da erogare all’apprendista è determinato in considerazione dell’orario ordinamentale del corso di studi in cui è iscritto.
1.2. Ripartizione tra formazione interna ed esterna
L’articolazione della formazione tra giornate di formazione esterna e momenti di formazione interna è stabilita nel protocollo formativo tenendo conto delle esigenze dell’azienda e degli obiettivi formativi dell’apprendista. La formazione esterna non può superare un tetto massimo stabilito, a seconda del percorso, del 40%.
2. Adempimenti formativi del datore di lavoro
Il datore di lavoro è tenuto a rispettare i seguenti adempimenti
2.1. Protocollo formativo
Nel protocollo, sottoscritto con l’istituzione formativa cui l’apprendista è iscritto, vengono stabiliti il contenuto e la durata degli obblighi formativi del datore di lavoro.
2.2. Piano Formativo
Il datore di lavoro è coinvolto nella redazione del Piano Formativo Individuale dell’apprendista, che viene redatto dall’istituzione formativa, in cui sono stabiliti il contenuto e la durata della formazione esterna, nonché i risultati di apprendimento atteso e le relative modalità di valutazione.
2.3. Valutazione e certificazione delle competenze
Il datore di lavoro, per la parte di formazione interna, effettua un periodico monitoraggio dei progressi dell’apprendista, valutandone gli apprendimenti raggiunti.
2.4. Tutoraggio
Il datore di lavoro individua, nel Piano Formativo, un tutor aziendale per ogni apprendista. Il tutor aziendale è un dipendente del datore di lavoro con titolo di studio, o comprovata esperienza, superiore all’apprendista, in grado di favorirne l’inserimento in azienda, affiancarlo nel percorso formativo e trasmettere competenze utili all’attività di lavoro. Il tutor può essere il datore di lavoro stesso e seguire anche più di un apprendista.